Il Risk Management rappresenta l’insieme degli strumenti atti a identificare, valutare e gestire gli eventi e le azioni che possono colpire la capacità delle organizzazioni di raggiungere i propri obiettivi.

La disciplina nasce e si sviluppa dapprima nel mondo dell’economia e della finanza ed intorno alla fine degli anni ’90 approda nel mondo della sanità imponendo una nuova vision del rischio in sanità, non più inteso soltanto come rischio “epidemiologico”, ma anche come rischio di eventi avversi associati all’erogazione delle prestazioni sanitarie, che possono recare danni, anche gravi, ai cittadini che si rivolgono al SSN per risolvere un problema di salute.

La definizione più accreditata oggi nella descrizione del rischio in sanità è quella riportata da Khon et all. nel 1999 nel documento “to erri s human: building a safer health system”, secondo cui il rischio clinico rappresenta la probabilità che una Persona/Cliente riceva un evento avverso, cioè subisca un qualsiasi “danno o disagio imputabile, anche se in modo involontario, alle cure mediche prestate durante il periodo di degenza, che causa un prolungamento del periodo di degenza, un peggioramento delle condizioni di salute o la morte”.

Dai primi anni 2000 ad oggi sono stati introdotti nel panorama sanitario italiano strumenti di gestione reattiva e strumenti di analisi proattiva del rischio clinico, aventi la finalità di controllare e ridurre al minimo il rischio associato all’erogazione delle prestazioni sanitarie.

La cultura della sicurezza, in un contesto caratterizzato dalla elevata complessità organizzativa come quella di un sistema sanitario, non può non contemplare l’adozione di tutte le misure atte a garantire l’incolumità dei lavoratori che operano all’interno della filiera erogativa, sotto il profilo della sicurezza degli ambienti, dell’ergonomia, dell’esposizione a fattori di rischio di diversa natura (agenti biologici, chimici, cancerogeni, movimentazione dei carichi, stress lavoro correlato ecc.). Il Decreto Legislativo n. 81/2008 impone l’adozione di idonee misure di sicurezza ed identifica specifiche responsabilità a tutti i livelli, dal datore di lavoro ai dirigenti, ai preposti, agli stessi lavoratori impiegati nei vari contesti aziendali. A tal fine assume particolare importanza il ruolo della informazione e della formazione, a tutti i livelli, sulle tecniche di analisi e gestione del rischio clinico, e sulle misure di tutela della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro della sanità italiana.

 

Dr. VINCENZO MENNUCCI

Tecnico della Prevenzione negli Ambienti e Luoghi di Lavoro

Dr. MAURIZIO RIVERA DI RENZO

Laurea Magistrale con lode in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche

(6) SICUREZZA DEL PAZIENTE, RISK MANAGEMENT

Ore effettive 10, di cui interattive 5, per un max di crediti di 11.5, salvo diversa assegnazione automatica dal sistema deputato alla validazione dell'evento.

L’ottenimento dei Crediti ECM è subordinato alle normative  Agenas  che prevedono:
-  90 % tempo e presenza nei due giorni, con firme previste sugli appositi registri
- superamento di almeno il 75% del test di valutazione
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